La sfida concettuale della Velocità

La terza Sfida è quella della Velocità, o del Cambiamento.

La diffusione delle tecnologie di rappresentazione digitale ha impresso una notevole accelerazione ai processi di cambiamento nella società umana a tutti i livelli. Nuove scoperte, nuovi prodotti, nuove idee, nuove storie sono letteralmente prodotti a ritmo quasi quotidiano grazie all'estrema facilità di comunicazione istantanea a disposizione di tutti.

Il rigoroso schema concettuale analitico richiede tempi piuttosto lunghi di elaborazione delle novità. Osservazione, analisi, modellizzazione, verifica, categorizzazione, traduzione dei risultati in pacchetti didattici, addestramento degli educatori e, finalmente, formazione dei beneficiari finali costituiscono un percorso certamente di qualità, ma che per funzionare ha bisogno di due presupposti:

  1. le risorse umane altamente qualificati in controllo della fase alta del processo devono essere in numero sufficiente a trattare le materie da analizzare;

  2. il fenomeno osservato deve rimanere sostanzialmente invariato per un periodo di tempo significativamente più lungo rispetto a quello del ciclo di creazione e trasferimento della conoscenza.

Entrambe le condizioni, ma specialmente la seconda vengono meno nell'era digitale. La crescita esponenziale della complessità dei sistemi richiederebbe la presenza di un numero elevatissimo di esperti altamente qualificati e continuamente aggiornati. Ammesso che gli sforzi in corso per raggiungere questo obiettivo fossero coronati da successo, resta il problema che il tempo di obsolescenza di una gran quantità di conoscenze e competenze ormai si misura in termini di mesi e non più di anni o decenni. Per mantenere sostenibile il quadro operativo dello schema concettuale analitico dovrebbe essere possibile completare il ciclo di creazione e trasferimento della conoscenza in poche ore o al massimo in qualche giorno. Obiettivo palesemente impossibile, anche in virtù del fatto che il miglioramento stesso di questo processo contribuisce ad accrescere il problema che deve risolvere.

Serve un nuovo paradigma.

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